Una collaborazione interessante quella tra HelloMD, la community statunitense col 150.000 utenti che mette in contatto pazienti, medici, esperti e aziende sul tema della cannabis e Brightfield Group, una società di ricerca e analisi di mercato per le organizzazioni incentrate sull’industria della cannabis.
Il THC, tetraidrocannabinolo, è il più importante principio attivo contenuto nella cannabis o canapa. Le prime coltivazioni di canapa risalgono a più di 5000 anni fa, probabilmente in Asia Centrale e si ritiene che, probabilmente, sia arrivata in Europa almeno nel 500 A.C.
Priva di glutine, ricca di proteine, fibre e sali minerali, la pasta di canapa è entrata nell’alimentazione quotidiana di molte persone, rispondendo alle esigenze non solo di celiaci, intolleranti e vegani, ma anche di tutti coloro che cercano una dieta sana e bilanciata. La farina di Canapa sativa, infatti, viene ricavata dalla macinatura dei semi, ricchi di sostanze nutritive benefiche per tutto l’organismo.
Per tutti coloro che vogliono curare la propria alimentazione, per gli sportivi, i celiaci, i vegetariani e i vegani, la farina di Canapa può rappresentare una risorsa importante: ottenuta dalla Cannabis sativa e quindi priva di THC, è invece molto nutriente grazie all’alta concentrazione di proteine. Grazie alla presenza di vitamine, di Omega-3 e Omega-6, il consumo abituale di farina di Canapa è in grado di rinforzare il sistema immunitario in modo significativo. Aggiunta alle minestre e ai frullati, utilizzata per impastare prodotti da forno dolci e salati, regala un retrogusto nocciolato ad ogni preparazione.
Le politiche legate al proibizionismo, per quanto riguarda la vendita e il consumo di cannabis nel mondo, stanno subendo una brusca inversione di rotta negli ultimi anni. Diversi Paesi hanno introdotto depenalizzazioni per il possesso e il consumo di canapa legale, mentre altri hanno legalizzato la marijuana ad uso medico e terapeutico. Pochissimi invece gli Stati che hanno liberalizzato del tutto il mercato della cannabis per scopi ricreativi, mentre in alcuni Paesi del mondo ancora oggi esistono politiche restrittive e punitive sia per la vendita che per il consumo della canapa.
Qual è la differenza tra canapa legale e canapa illegale? La legge 242 del 2016 ha innovato la materia. La legge non ha legalizzato la coltivazione e l’uso personale della canapa ma ha legalizzato la produzione industriale, dunque agricola, con determinati limiti che fanno riferimento a uno dei suoi principi attivi, il THC, acronimo che sta per delta-9-tetraidrocannabinolo. Il principio attivo del THC deve essere inferiore allo 0.2%, ma esiste la possibilità, per la produzione industriale, di arrivare fino allo 0.6% in caso di stress della pianta. Per questo il prodotto industriale che è stato legalizzato viene chiamato Cannabis light, si trova in commercio in quanto può essere venduto.
ROMA – Al di là dei giochi di parole, la Canapa è senza dubbio una pianta stupefacente. Le sue proprietà continuano a sorprendere la comunità scientifica e, secondo uno studio italo-inglese, da lei non solo possiamo ricavare olii, tessuti e sostanze psicotrope, ma anche alcuni fra i più potenti antibatterici, capace di sconfiggere i cosiddetti “superbugs”, microorganismi resistenti agli antibiotici che infestano gli ospedali di tutto il mondo.
Il primo aereo al mondo realizzato ed alimentato interamente dalla canapa è stato progettato dalla società Canadese di Cannabis Hempearth.
Sembra una favola, invece è tutto vero.
La canapa, fibra non psico-attiva della famiglia della cannabis, può essere forte fino 10 volte di più dell’acciaio.
La cosa straordinaria è che tutto è fatto di canapa: dai sedili alle ali, dalle pareti ai cuscini interni.
L’aereo ha un apertura alare di 36 piedi e può contenere un pilota e quattro passeggeri.
E come viene alimentato?
Produzione, blog e commercializzazione prodotti derivati dalla canapa
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